Lo sport italiano piange la scomparsa di Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis che ha contribuito a lanciare la popolarità della disciplina in Italia. “Oggi il tennis italiano perde il suo simbolo più grande, e io perdo un amico” ha commentato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi.
Il dirigente sardo ha scritto una lunga e intensa lettera pubblicata sul sito della Fitp per ricordare Pietrangeli, scomparso oggi a 92 anni. Binaghi ripercorre la grandezza del campione: “Nicola Pietrangeli non è stato soltanto un campione, è stato il primo a insegnarci cosa volesse dire vincere davvero, dentro e fuori dal campo”.
Poi sul lato umano di Pietrangeli: “Parlare con lui era sempre un piacere e una sorpresa: potevi uscire da una conversazione ridendo a crepapelle o con una riflessione che ti restava dentro per giorni”.
Il presidente rievoca anche un ricordo personale: una foto d’infanzia che lo ritrae raccattapalle a Cagliari, con Pietrangeli in campo. “Quella immagine è il simbolo di come un bambino possa innamorarsi di uno sport grazie a chi lo incarna in modo così pieno e naturale”.
Per Binaghi, Pietrangeli non era solo il più grande giocatore italiano di sempre. “Era il tennis, nel senso più profondo del termine”. Un uomo diretto, sincero, incapace di essere banale, spesso provocatorio ma sempre guidato da un amore autentico per lo sport.
Nel suo saluto finale, il presidente immagina Nicola ricongiunto a Lea Pericoli, compagna indimenticabile di tanti doppi memorabili: “Ci piace pensare che stiano già giocando un doppio misto straordinario, divertendosi come solo loro sapevano fare”.
“Grazie, Nicola” conclude Binaghi. “Per tutto quello che ci hai dato e per quello che continuerai a rappresentare per il tennis italiano”.
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