Notizie Lavoro Crollano le assunzioni agevolate in Sardegna: “Occasioni perse dalle aziende”

Crollano le assunzioni agevolate in Sardegna: “Occasioni perse dalle aziende”

Crollano le attivazioni con agevolazioni in tutta Italia e la Sardegna è tra le Regioni dove gli imprenditori ricorrono meno ai vantaggi offerti

In Italia l’utilizzo delle assunzioni agevolate sta crollando in modo drastico e la Sardegna è tra le maglie nere. Gli ultimi dati dell’Inps mostrano un quadro allarmante: tra il primo semestre del 2024 e quello del 2025 il ricorso agli incentivi a livello nazionale è diminuito del 68%, un crollo senza precedenti se confrontato con l’andamento pressoché stabile registrato tra il 2023 e il 2024. Una frenata che, secondo gli esperti, non dipende soltanto dalle norme, ma anche dalla scarsa conoscenza delle opportunità disponibili.

A pesare sul drastico calo è soprattutto la fine della “Decontribuzione Sud”, l’agevolazione che prevedeva uno sconto contributivo del 30% per i rapporti avviati nel Meridione. La misura, ancora in crescita nel 2024, non è più in vigore dal 2025. Al suo posto la Legge di Bilancio ha introdotto un nuovo incentivo per il Mezzogiorno, applicabile però solo alle assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro l’anno precedente alla richiesta. Il risultato? Le attivazioni agevolate scendono all’8,1% del totale, contro il 25% registrato nel biennio precedente.

Secondo Ivan Moretti, Co-CEO di Zeta Service, la spiegazione va cercata anche nella poca familiarità delle imprese con gli strumenti disponibili: “Il tema della scarsa conoscenza è centrale. Al netto dei fattori normativi, molte aziende ignorano i vantaggi delle misure e così facendo frenano la propria competitività”.

La fotografia territoriale del primo semestre 2025 conferma la disomogeneità del sistema. Per l’apprendistato le percentuali più basse arrivano dalla Sardegna (1,6%), poi Molise (2,7%) e Basilicata. Nell’incentivo “Esonero giovani” fanalino di coda sono Valle d’Aosta, Liguria e Puglia, tutte ferme all’1%. Per “Incentivo donne” i numeri più critici si registrano in Trentino Alto Adige (0,3%), Liguria e Valle d’Aosta (0,4%).

Guardando alle dimensioni aziendali, le più attive restano quelle fino a 15 dipendenti, che rappresentano il 40,7% del totale delle attivazioni agevolate nel semestre. La forma contrattuale più utilizzata è l’apprendistato, con oltre 244 mila contratti e un’incidenza del 5,2% sul totale nazionale. Le altre misure per giovani e donne, invece, si fermano rispettivamente all’1,5% e all’1%.

A livello settoriale, i comparti meno reattivi sono agricoltura, silvicoltura e pesca per quanto riguarda l’apprendistato; costruzioni e attività artistiche per l’incentivo giovani; agricoltura, costruzioni e comunicazione per quello destinato alle donne.

Per invertire la rotta, osserva ancora Moretti, è necessario “sapersi muovere tra gli incentivi”, poiché “non è solo una leva di gestione, ma anche un fattore di credibilità interna verso i vertici aziendali”.

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