Prima pagina Italia, l’emozione di Caprile: “Nazionale guadagnata con lavoro e sacrifici”

Italia, l’emozione di Caprile: “Nazionale guadagnata con lavoro e sacrifici”

Elia Caprile, portiere del Cagliari, ha raccontato le emozioni per la sua prima convocazione in Nazionale da parte del Ct Gennaro Gattuso

Crediti foto: VivoAzzurro Tv

Elia Caprile, estremo difensore del Cagliari, ha ricevuto la prima chiamata in Nazionale dal Ct Gennaro Gattuso per le gare di qualificazione al Mondiale 2026 contro Moldova e Norvegia. Il portiere rossoblù ha raccontato questa nuova esperienza a VivoAzzurro Tv.

Sulla convocazione in Nazionale: “Per me è il coronamento di un sogno che avevo fin da piccoli, però non lo vedo come un punto di arrivo, ma come un punto di partenza. Sono arrivato qua con il lavoro ed i sacrifici, ora non voglio smettere di fare queste cose. Non me l’aspettavo e non me l’ha detto il mister, l’ho scoperto venerdì dopo l’allenamento con il Cagliari”.

Sui suoi idoli: “Gigi (Buffon, ndr) è stato il mio primo punto di riferimento per la scelta di giocare in questo ruolo! E’ stato lui che mi ha fatto innamorare al giocare come portiere, all’avere una maglietta diversa, all’avere i guanti e sporcarsi, e all’avere delle responsabilità”.

Sul Cagliari: “Io mi alleno per giocare, soffro la partita perché voglio essere decisivo. Mi piace prendermi le responsabilità, feci la scelta di lasciare Napoli perché non vedevo sbocco per giocare. Sono stato molto contento di essere arrivato a Cagliari, ringrazio la società che ha creduto in me. Mi chiamano Sant’Elia, si rifà al santo di uno dei quartieri della città”.

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