Una vicenda sconvolgente quella emersa dalle indagini della Procura, che ha portato in aula un giovane accusato di aver abusato per 6 anni della sorellastra minorenne, filmando i rapporti e diffondendo i video nel dark web.
Ieri mattina, l’imputato, già in carcere, è comparso davanti al giudice per il rito abbreviato. Il pubblico ministero Gilberto Ganassi ha chiesto per lui una condanna a 16 anni di reclusione, partendo da una pena base di 24 anni ridotta di un terzo per la scelta del rito.
Il caso è venuto alla luce in modo quasi fortuito nel corso di un’indagine per piccolo spaccio di droga. Durante una perquisizione, la Polizia Postale ha sequestrato il cellulare del giovane, scoprendo al suo interno numerosi video pedopornografici. Le analisi successive hanno portato a ricostruire una rete di abusi e alla diffusione dei filmati su piattaforme clandestine online.
Il giudice Giulia Tronci ha rinviato il processo al febbraio prossimo, quando verrà pronunciata la sentenza. Nel frattempo, la Procura prosegue con una complessa inchiesta internazionale, volta a rintracciare gli acquirenti dei video e a mappare i canali di diffusione sul dark web, dove il caso avrebbe già aperto nuove piste investigative.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
