Notizie Cagliari Marina Cafè Noir, spiegato l’addio: “Poco sostegno e tanta burocrazia”

Marina Cafè Noir, spiegato l’addio: “Poco sostegno e tanta burocrazia”

L'associazione Chourmo fa chiarezza sulla decisione di lasciare Cagliari: "Non una guerra col Comune, ma troppa burocrazia"

Crediti foto: Marina Cafè Noir - Facebook

“Non c’è un casus belli, dato che di guerra al Comune di Cagliari noi non avevamo e non abbiamo intenzione di farne”. Lo precisa l’associazione Chourmo, organizzatrice del Marina Cafè Noir, dopo il polverone sollevato per la decisione di lasciare Cagliari. In un lungo post sui social, l’associazione fa chiarezza su una scelta che ha causato un vero scossone politico.

“Se però qualcuno gradisce un breve elenco di ciò che alla fine ha reso impossibile proseguire il percorso in città, eccolo” spiegano. “Tempistiche di assegnazione di spazi e contributi totalmente inadeguate ai fini di un operare serio e continuo, ampia mancanza, nonostante le innumerevoli interlocuzioni verbali, di reale appoggio pratico e logistico, sostegno economico insufficiente rispetto all’impianto complessivo del progetto (rispetto ai suoi standard qualitativi, quantitativi, storici, mediatici), mancanza di chiarezza e contraddittorietà su questioni riguardanti piani di sicurezza, agibilità degli spazi e così via. In sintesi: la “sburocratizzazione” che in tanti speravamo di vedere in questi ultimi anni, non c’è stata”.

Chourmo sottolinea come si parli “di un Festival internazionale di letteratura, teatro e musica totalmente gratuito, fruito da migliaia di persone, che si realizza da sempre nelle piazze e nelle strade della città”, dove viene tirato su “un insieme di palco (o più palchi), palco verde (e ne siamo molto fieri), backstage, punti informativi, di acquisto di libri, di ristoro e così via, ovvero tutto ciò che rende il progetto molto, molto più complesso del semplice affittare un teatro (o uno spazio chiuso) e svolgervi all’interno le proprie iniziative”.

L’associazione conclude: “Respingiamo ovviamente al mittente le sciocchezze di chi approfitta di una scelta importante ed emotivamente densa come la nostra per i propri tornaconti (partitici o lavorativi) o i propri ego-trip, e vi promettiamo che cercheremo di essere sempre coerenti e all’altezza della storia che abbiamo la fortuna di avere alle spalle, e di voi, che da sempre ci sostenete”.

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