Il centrosinistra si difende. L’annunciato addio del Marina Café Noir a Cagliari sta lasciando una scia di forti polemiche, soprattutto perché la decisione degli organizzatori arriva sotto l’amministrazione targata Massimo Zedda, che dell’impegno culturale ne ha sempre fatto una bandiera.
Dopo l’attacco frontale degli organizzatori alla Giunta e le parole dal sapore di rivincita dell’ex assessora Picciau, accusata in passato di “oscurantismo” proprio da chi per 23 anni ha messo in piedi la manifestazione, ora il centrosinistra alza gli scudi.
“La notizia ci sorprende” scrivono in una nota i consiglieri comunali del Campo largo a proposito dell’annunciato addio. “Sorprende che arrivi nell’anno in cui questa Amministrazione ha triplicato le risorse destinate ai bandi culturali, incrementando in modo significativo i fondi a disposizione di associazioni, operatori e realtà che, come il Marina Café Noir, contribuiscono a rendere Cagliari una città viva e creativa”.
“Sappiamo bene che, troppo spesso, la volontà politica e le procedure amministrative non viaggiano alla stessa velocità: è una difficoltà cronica che tocca tutte le realtà culturali e riguarda l’intero sistema pubblico italiano, non solo il nostro Comune”.
Poi ammettono: “Tuttavia, questo non deve diventare un alibi. Come maggioranza ci assumiamo pienamente le nostre responsabilità, perché chi governa deve farlo con serietà, trasparenza e spirito di servizio”.
Da qui il tentativo di ricucire. “Noi crediamo che la cultura sia un terreno di costruzione collettiva: il luogo in cui una comunità si riconosce, si confronta e cresce. Ed è con questo spirito che vogliamo riaprire il dialogo con l’associazione Chourmo, convinti che il confronto possa portare a una nuova stagione di collaborazione e a un rilancio condiviso del Festival”.
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