Il proprietario del fondo sulle sponde del Lago Coghinas, nella zona ricadente nel territorio di Oschiri, è stato posto agli arresti domiciliari. Il provvedimento segue il sequestro di una vasta coltivazione di marijuana effettuato dai Carabinieri il 15 settembre.
Gli uomini dell’Arma hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Sassari. L’uomo è ritenuto colpevole dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e furto aggravato (probabilmente legato all’impianto idrico).
Le indagini sulla rigogliosa piantagione di oltre 400 piante di cannabis, rinvenuta lo scorso settembre lungo la riva settentrionale del Lago Coghinas, vicino al Ponte “Diana”, sono state condotte dai Carabinieri della Stazione di Oschiri. Hanno fornito supporto essenziale anche i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Ozieri e i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta.
In quella stessa circostanza, all’alba, in collaborazione con i Cacciatori di Sardegna, erano già stati arrestati in flagranza tre individui intenti a irrigare la coltivazione e a garantirne il perfetto funzionamento dell’impianto idrico.
L’intera coltivazione, composta da più di 400 piante con altezze comprese tra gli 80 e i 170 cm, era stata confiscata. Insieme a essa, erano stati sequestrati diversi strumenti tra cui fototrappole per la sorveglianza, circa 1.000 metri di tubazioni, tre cisterne, vari tipi di fertilizzanti e insetticidi, e attrezzature da lavoro e per l’irrorazione di prodotti fitosanitari.
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