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Rapina a mano armata alle Poste di Ula Tirso, fermato il presunto autore

Un individuo con il volto celato aveva minacciato con una pistola l'unica impiegata presente, facendosi consegnare circa 10.000 euro

Un’operazione condotta all’alba di oggi, 24 ottobre, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Oristano e della Compagnia di Ghilarza, ha portato all’applicazione di una misura cautelare. Le forze dell’ordine hanno notificato un’ordinanza di obbligo di dimora a un uomo già noto e sottoposto alla sorveglianza speciale.

L’indagato deve rispondere delle gravi accuse di rapina aggravata dall’uso di arma da fuoco e di porto abusivo di arma in luogo pubblico. Il provvedimento, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Oristano su istanza della Procura, scaturisce da un’approfondita attività investigativa focalizzata sul colpo messo a segno il 5 giugno 2024 all’ufficio postale di Ula Tirso. In quell’occasione, un individuo con il volto celato aveva minacciato con una pistola l’unica impiegata presente, facendosi consegnare circa 10.000 euro in contanti e sottraendole il telefono cellulare prima di dileguarsi.

Gli investigatori hanno potuto ricostruire l’accaduto grazie a una meticolosa analisi dei filmati di videosorveglianza. Le immagini sono state confrontate con quelle di una rapina analoga avvenuta l’11 dicembre 2023 a Ollastra, per la quale tre complici erano stati già assicurati alla giustizia il 5 luglio 2024. Le forti somiglianze tra i due eventi, in termini di movimenti, postura e tipo di vestiario, hanno permesso di risalire al sospettato.

Hanno avuto un ruolo cruciale anche i dati estratti dal cellulare sequestrato al momento dell’arresto per la rapina di Ollastra, che hanno fornito indizi determinanti sul suo coinvolgimento anche nel fatto di Ula Tirso. Il quadro probatorio è stato ulteriormente rafforzato dalla scoperta che i pantaloni che indossava durante il fermo erano identici per marca e colore a quelli ripresi dalle telecamere del secondo colpo.

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