Regione Attentato a Sigfrido Ranucci: ordigno fa saltare in aria la sua auto

Attentato a Sigfrido Ranucci: ordigno fa saltare in aria la sua auto

La notizia ha destato enorme preoccupazione anche in Sardegna, dove il giornalista era stato ospite lo scorso fine settembre

Enorme paura per il giornalista della Rai e conduttore di Report Sigfrido Ranucci, che ieri è stato vittima di un vero e proprio attentato.

La sua auto, che era parcheggiata davanti alla sua abitazione a Pomezia, è saltata in aria a causa di una bomba. Danni anche all’auto della figlia, parcheggiata lì nei pressi, e all’abitazione accanto.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri, la Digos, i Vigili del Fuoco e la Scientifica. Fin da subito è parso chiaro che la potenza dell’ordigno avrebbe potuto uccidere chiunque fosse passato lì in quel momento.

Immediati i messaggi di sostegno e conforto arrivati dal mondo della stampa e da parte di tutti i rappresentanti politici: “L’attentato di questa notte contro Sigfrido Ranucci è un salto di qualità. Dalle informazioni disponibili, hanno fatto esplodere un ordigno rudimentale davanti alla sua casa di Pomezia: distrutte 2 sue auto. E’ necessaria una reazione urgente per individuare autori e mandanti di questo attentato: colpire l’informazione vuol dire colpire le nostre libertà, la nostra democrazia” scrive la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Il giornalista ha poi avuto modo di commentare ai microfoni dell’Ansa quanto accaduto: “Sono in auto con la scorta dei carabinieri e sto andando a denunciare quanto accaduto. Mia figlia ha posteggiato la sua auto ed è passata da lì venti minuti prima dell’accaduto”.

La vicenda ha destato enorme preoccupazione anche qui in Sardegna, dove Ranucci era venuto a fine settembre ospite di un’azienda agricola con agriturismo e in cui aveva avuto modo di provare anche alcune specialità isolane.

Tra coloro che poi hanno commentato la vicenda ed espresso vicinanza al giornalista vi è anche il senatore sardo del Partito Democratico Marco Meloni: “L’attentato contro Sigfrido Ranucci è un episodio di enorme gravità. Una intimidazione in pieno metodo mafioso assolutamente inaccettabile. Esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza a Ranucci, alla sua famiglia e alla redazione di Report, che hanno vissuto momenti di paura e angoscia”.

“La libertà di informazione è un pilastro della democrazia e ogni minaccia a chi la esercita è un attacco ai diritti di tutti” ha concluso Meloni.

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