Dopo mesi di voci e smentite, il rimpasto nella Giunta regionale sembra sempre più vicino a concretizzarsi. Dopo i nuovi sviluppi sul caso decadenza, i partiti del Campo largo possono accelerare sui cambi nella scacchiera dell’esecutivo guidato da Alessandra Todde. Sono soprattutto le spinte di Partito Democratico e Progressisti che potrebbero portare al rimpasto già entro la fine dell’anno.
La casella della Sanità resta la più calda, reclamata con decisione dal Pd già in sede di formazione della Giunta e diventata ora l’obiettivo principale dei dem in ottica rimpasto. La presidente Alessandra Todde è però decisa a mantenere la delega per il Movimento 5 Stelle e non intende cedere. In ogni caso, la posizione dell’assessore Armando Bartolazzi resta traballante a prescindere, criticato a più riprese dagli alleati e ora alle prese con un “fuori pista” della collega Desirè Manca.
L’assessora del Lavoro in un post sui social ha deciso di esporsi in tema Sanità, annunciando di voler dedicare “a partire dal mese di novembre, una giornata all’ascolto di quei cittadini fragili, dimenticati, e alla loro richiesta di salute”. Manca non fa riferimento ad ambizioni di un cambio di assessorato, ma la spallata a Bartolazzi, di fatto, c’è tutta. “Buona parte dei cittadini che mi hanno voluto incontrare mi hanno manifestato problemi piccoli e grandi – ha scritto – ma il dato saliente è che più della metà delle persone che ho incontrato mi riportavano necessità legate alla sfera sanitaria”.
Tra i nomi in bilico nella Giunta c’è poi l’assessora dei Trasporti Barbara Manca, protagonista di una travagliata prima parte di legislatura alle prese con la patata bollente della continuità territoriale. E sempre a proposito di assessorati difficili, si ragiona anche sull’Agricoltura guidata fin qui da Gian Franco Satta. In questo caso la poltrona potrebbe passare a un tecnico.
E se il trio Bartolazzi-Manca-Satta potrebbe scendere dal carro della Giunta, in odore di assessorato ci sono Francesco Agus dei Progressisti e Andrea Dettori di Sinistra Futura. Tutto da capire però l’incastro delle deleghe, al momento il problema principale ancor prima dei nomi. Dicembre potrebbe essere il mese giusto per comporre definitivamnete il puzzle.
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