In Evidenza Crollo a Regina Coeli, 90 detenuti trasferiti in Sardegna: “Una subcolonia”

Crollo a Regina Coeli, 90 detenuti trasferiti in Sardegna: “Una subcolonia”

La Garante dei detenuti Irene Testa denuncia: “Sardegna trattata come subcolonia, istituti al collasso”

Un crollo si è verificato nella giornata di giovedì 9 ottobre nel carcere di Regina Coeli, a Roma. A renderlo noto è la segreteria nazionale della Fns Cisl, che ha segnalato il cedimento improvviso di una porzione del tetto nella zona nota come “Seconda Rotonda”, un punto nevralgico dell’istituto dove quotidianamente transitano centinaia di operatori e detenuti. “Fortunatamente – sottolinea la sigla sindacale – solo per caso nessuno è rimasto ferito”.

A seguito dell’episodio, circa 90 detenuti sono stati trasferiti in Sardegna, in particolare nei penitenziari di Alghero e Bancali (Sassari). I trasferimenti – avvenuti tra il 9 e il 10 ottobre – sono stati effettuati con voli militari, nell’ambito delle operazioni di emergenza coordinate dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

La vicenda ha subito acceso le polemiche. Durissimo il commento della Garante dei detenuti, Irene Testa, che in una nota diffusa sui social ha espresso forte preoccupazione per la gestione dell’emergenza.

“Tra tutte le regioni dove potevano essere allocati i detenuti sfollati da #ReginaCoeli guarda caso si sceglie la #Sardegna. Così come si sceglie la Sardegna per trasferire 92 detenuti in 41 bis” dice Testa. E denuncia: “Bancali non è certo nella condizione di ospitare nuovi giunti con un tasso di riempimento del 120%. Alghero a fatica riuscirà a garantire il trattamento intensificato per il quale in passato si distingueva. A Uta il tasso di riempimento è al 124%”.

La Garante ha annunciato visite ispettive nei penitenziari di Alghero e Bancali tra domenica e lunedì, per verificare di persona le condizioni strutturali e organizzative degli istituti. “Ancora una volta l’Isola viene trattata come una subcolonia“.

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