La Sardegna pensa ad una riforma dello Statuto. Quest’oggi diversi ex presidenti sono stati auditi dalla commissione speciale per la legge statutaria. Tra i presenti vi erano Soru, Solinas, Cabras e Rojch.
Quattro idee differenti, ma opinioni concordi: lo Statuto va riformato per tutta una questione legata ai principi fondamentali che lo sostengono.
Renato Soru sottolinea che il tema fondamentale debba essere la legge elettorale e le soglie di sbarramento: “Sbarramenti che non hanno uguale in nessun’altra regione d’Italia e che per due volte hanno tenuto fuori coalizioni che hanno ottenuto risultati alle urne” ha affermato.
Christian Solinas invece si è soffermato sul rilancio della specialità: “Dobbiamo passare alla legge statutaria, quindi ad una legge che bilanci diversi poteri nel momento in cui i poteri sono certi. Ma per evitare di fare battaglie di retroguardia, si deve aprire una grande contrattazione con lo Stato, come abbiamo fatto noi, per riportare nello Statuto della Sardegna competenze e poteri veri per poter governare la complessità del presente”.
Qualsiasi riforma venga proposta, avrà bisogno del pieno sostegno sia della maggioranza che dell’opposizione ha affermato invece Antonello Cabras, che governò la regione dal 1991 al 1994: “Questa è una materia che può avere nella maggioranza pro tempore una funzione di promozione d’impulso, ma è una materia che va assolutamente discussa e anche decisa in completa armonia fra maggioranza e opposizione, proprio perché si stabiliscono delle norme che dovrebbero essere vigenti per un lungo periodo, che vanno ben oltre le maggioranze e i governi di turno”.
Infine, le ultime parole sono di Angelo Rojch, in carica dal 1982 al 1984, che punta sul riportare in auge il principio autonomistico e la partecipazione da parte dei sardi: “Da trent’anni l’autonomia è scomparsa dal vocabolario politico in Sardegna. Questa riunione è importante per due cose: uno perché bisogna attuare i punti più importanti dello statuto che non stiamo attuando; secondo, per rilanciare un nuovo statuto anche attraverso una grande assemblea del popolo sardo, la Sardegna deve partecipare”.
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