La Sardegna si appresta a diventare il polo nevralgico del carcere duro in Italia, ospitando la più alta concentrazione di detenuti sottoposti al regime del 41-bis.
Nella casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, vicino a Cagliari, i lavori per il nuovo blocco interamente destinato al carcere duro sono ormai alle battute finali, con gli ultimi interventi concentrati su arredi e interni. Questo avanzamento suggerisce che l’arrivo dei nuovi detenuti di alta caratura criminale, in gran parte boss mafiosi, potrebbe essere imminente, con una previsione di trasferimento entro la fine dell’anno o al massimo entro la prima metà del 2026.
Il completamento di questo reparto comporterà l’arrivo di 92 nuovi detenuti. Questi si sommeranno ai 93 reclusi già presenti nell’isola sotto lo stesso regime, portando il totale a quota 185. La Sardegna supererà così ogni altra regione italiana per numero di detenuti al 41-bis.
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