Si è conclusa in questo weekend la vasta operazione ad alto impatto della Polizia di Stato contro la criminalità giovanile. Avviata il 22 agosto su tutto il territorio nazionale, le attività hanno visto impegnate le Squadre Mobili delle Questure interessate, coordinate dal Servizio Centrale Operativo e supportate da diversi equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine e degli Uffici territoriali.
Le indagini hanno riguardato giovani, minorenni e appena maggiorenni, coinvolti in reati legati a droga, armi, rapine, aggressioni e persino episodi di discriminazione e incitamento all’odio, anche attraverso i social.
Il bilancio parla di 62.822 persone identificate, di cui oltre 10.600 minorenni, nei principali luoghi di aggregazione: aree della movida, centri commerciali, stabilimenti balneari e zone di spaccio. Gli agenti hanno effettuato 305 arresti (283 maggiorenni e 22 minorenni), 1.290 denunce e oltre 1.300 profili social monitorati, cinque dei quali segnalati alla magistratura per contenuti violenti e inneggianti all’odio.
In Sardegna, i controlli hanno interessato in particolare l’area cagliaritana, con focus sulla movida e sui gruppi giovanili. Qui le operazioni hanno portato all’arresto di un giovane per spaccio e alla denuncia di 9 minorenni per rapina, furti e danneggiamenti. Identificati complessivamente 645 ragazzi, tra maggiorenni e minorenni, con sequestri di cocaina e hashish e sanzioni a due locali, uno dei quali per violazioni in materia di pubblici spettacoli.
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