Accompagnato dal direttore generale Stefano Melis, il direttore sportivo Guido Angelozzi ha raccontato in conferenza stampa il mercato del Cagliari.
Un bilancio. “Sono soddisfatto, ma dico che si poteva fare qualcosa di più, perché sono molto esigente. Abbiamo fatto bene ma si poteva fare meglio. Abbiamo portato Esposito che ha fatto 11 gol nella scorsa stagione, lo volevano tutti, ma ha scelto Cagliari: quella per me è un’operazione bellissima. E poi Rodriguez, che è un 2005 e può fare grandi cose, lo volevano Bayern Monaco e Bayer Leverkusen. Ha scelto Cagliari per la grande tradizione degli uruguaiani”.
Le cessioni. “Il presidente aveva detto che Zortea e Piccoli non sarebbero partiti senza offerte irrinunciabili. Pochi giorni prima dell’inizio del campionato non pensavamo di darli via. Sono arrivate le offerte, ci siamo riuniti e abbiamo deciso di fare le operazioni, che erano importantissime per le cifre. Il settore tecnico ha acconsentito alla cessione, perché era nella linea nostra”.
Lo scouting. “Il mister poi ha detto che voleva tre giocatori e ne sono arrivati 4. Abbiamo preso dei ragazzi che seguivamo da tempo, ringrazio il settore scout del club che ho trovato qui e lavorano benissimo. Rodriguez è stato seguito da due anni, c’era una relazione di Andrea Cossu”.
Il gallo. “Abbiamo valutato attaccanti italiani. Che si potevano prendere c’erano Cutrone che il Parma ha anticipato, Cheddira che non è italiano ma conosce bene il campionato e Belotti. Lui è stato bravo a chiamare Pisacane e dirgli che voleva venire a Cagliari, allora lo abbiamo chiamato e abbiamo visto grande voglia di rivalsa. Ci ha convinti subito. Ha fatto la storia del calcio italiano, un giocatore strepitoso. Ha lasciato dei soldi per venire qua, si è un po’ autofinanziato lui. Io giocatori così li porto sulle spalle”.
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