In Evidenza Maltempo in Sardegna, le grandinate devastano i campi: “Serve stato di calamità”

Maltempo in Sardegna, le grandinate devastano i campi: “Serve stato di calamità”

Cia Sardegna si mobilita per raccogliere segnalazioni dagli agricoltori e invita i sindaci a richiedere lo stato di calamità per favorire gli aiuti

Non solo Coldiretti, anche Cia Sardegna chiede un immediato intervento a favore degli agricoltori sardi dopo l’emergenza maltempo di questi giorni. L’estate sarda è stata segnata da violenti nubifragi e grandinate che hanno colpito diverse aree dell’isola, dal Goceano all’Ogliastra, dalla Trexenta all’Iglesiente, fino al Sud Sardegna, con epicentro nei comuni di Ussana, Samatzai e Pimentel.

Le precipitazioni torrenziali hanno provocato allagamenti, danni ingenti nei centri abitati e, soprattutto, devastazioni nelle campagne, con pesanti ripercussioni sulle aziende agricole. Vigneti, oliveti, colture ortofrutticole e foraggere risultano gravemente compromessi, mentre anche gli allevamenti zootecnici stanno subendo le conseguenze delle perdite strutturali e produttive. Una situazione che mette in seria difficoltà l’intero comparto agroalimentare isolano.

La Cia Sardegna si è immediatamente attivata per monitorare il territorio e raccogliere le segnalazioni degli agricoltori colpiti, offrendo assistenza attraverso gli uffici territoriali. “Gli uffici della Cia sparsi nei vari comuni dell’isola sono a disposizione degli agricoltori per offrire tutta l’assistenza necessaria” scrive l’associazione in una nota. “Altresì, vista la situazione, le azioni dei sindaci e delle amministrazioni comunali, con l’attivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità e nel supporto gli agricoltori nella segnalazione dei danni, possono essere determinanti per fare in modo che tutte le istituzioni, dalla politica sarda agli enti regionali preposti, intervengano puntualmente e con rapidità a sostegno degli agricoltori, degli allevatori e di tutte le comunità coinvolte”.

“Ribadiamo ancora una volta la necessità di intervenire sulla prevenzione e di agire concretamente sugli effetti dei cambiamenti climatici in corso”, ribadisce l’associazione agricola.

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