Tragedia a Olbia, dove un uomo è morto dopo essere stato colpito con il taser dai Carabinieri. La Procura di Tempio ha aperto un’inchiesta per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Secondo quanto riferito, l’uomo stava creando disordini in una zona periferica della città. All’arrivo dei militari la situazione è degenerata. I Carabinieri hanno tentato di calmarlo ma l’uomo, un cittadino sardo, in evidente stato di alterazione, si è scagliato contro di loro colpendo al volto uno dei militari, poi trasportato in ospedale per le lesioni riportate. A quel punto, vista la difficoltà nel bloccarlo, è stato utilizzato il taser.
Durante il trasferimento in ambulanza l’uomo ha avuto un arresto cardiaco e, nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario, è deceduto.
Il Sindacato Indipendente dei Carabinieri (Sic) ha ricostruito l’episodio parlando di una reazione “con inaudita violenza” da parte dell’uomo, sottolineando che l’uso del taser è stato ritenuto l’unica alternativa possibile per fermarlo.
“Il Sic ritiene che i Colleghi abbiano agito con professionalità, attenendosi alle procedure operative previste in occasione di intervento nei confronti di soggetti che versano in grave stato di alterazione psicofisica e che pongono in essere comportamenti altamente pericolosi per la Collettività” afferma il Segretario Generale Nazionale del Sic, Luigi Pettineo.
“Il Sic chiederà, inoltre, l’attivazione della tutela legale prevista dal pacchetto sicurezza, affinché i Colleghi non debbano sostenere alcuna spesa nell’esercizio del diritto di difesa”.
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