Notizie Cagliari Cagliari, violenze e minacce alla pizzeria rivale: 5 arresti | Video

Cagliari, violenze e minacce alla pizzeria rivale: 5 arresti | Video

Violenze e minacce alle attività rivali, oltre al traffico di droga: questo il quadro criminale ricostruito dalle indagini su una pizzeria di Cagliari

Un’operazione della Polizia di Stato ha portato, nella serata di ieri, all’arresto di 5 persone a Cagliari, accusate di una lunga serie di reati, tra cui atti persecutori, incendio doloso, concorrenza sleale e traffico di droga. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha svelato un inquietante intreccio tra attività imprenditoriale e dinamiche criminali nel cuore del capoluogo sardo.

Tutto è iniziato con una brutale aggressione ai danni del gestore della pizzeria Kephas del Corso Vittorio Emanuele, un episodio che ha messo in moto la macchina investigativa della Squadra Mobile. Gli agenti hanno ricostruito una fitta trama di minacce e violenze esercitate dai titolari e da alcuni dipendenti di un’altra pizzeria della zona, la Caroline. Secondo gli inquirenti, l’obiettivo era quello di scoraggiare la concorrenza, costringendo i rivali a chiudere le loro attività commerciali attraverso una campagna sistematica di intimidazioni.

Nel corso delle indagini sono emersi episodi particolarmente gravi, come l’incendio doloso di 3 autovetture appartenenti a imprenditori rivali. Un quadro che, secondo la Procura, presenta caratteristiche tipiche della criminalità organizzata, per la sistematicità degli atti e l’efferatezza delle modalità operative.

Parallelamente, è stato ricostruito un vasto traffico di sostanze stupefacenti gestito da alcuni degli stessi indagati. La droga veniva distribuita in città attraverso un efficiente sistema di consegne a domicilio, a conferma di una struttura operativa ben organizzata.

Le misure cautelari emesse dal Gip sono state eseguite dagli investigatori della Terza Sezione della Squadra Mobile: 2 persone sono finite in carcere, 3 sono state sottoposte agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre per un sesto indagato è stato disposto l’obbligo di dimora. Di seguito le immagini del blitz:

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