Sarà ascoltata oggi dalle autorità tunisine Valentina Greco, la 42enne originaria di Cagliari, al centro di un caso dai contorni ancora poco chiari. Dopo 10 giorni di totale silenzio e apprensione da parte della famiglia e degli amici, la donna è stata ritrovata all’interno della sua abitazione a Sidi Bou Said, in Tunisia, dove vive da tempo.
Il fratello è atterrato ieri sera nella località tunisina per riabbracciare la sorella e cercare di fare luce su quanto accaduto. Anche la madre è in arrivo con il primo volo disponibile, dopo giorni segnati da ansia e paura.
Secondo quanto avrebbe raccontato la stessa Valentina alla madre, il giorno della scomparsa si sarebbe sentita male mentre faceva le pulizie domestiche, perdendo i sensi e finendo dentro un armadio. Una volta ripresa, racconta di non essere riuscita a muoversi né a chiedere aiuto. Una versione che tuttavia lascia aperti numerosi interrogativi. Tra questi, ad esempio, le sue condizioni di salute tutto sommato buone e poco compatibili con 10 giorni senza mangiare né bere.
I familiari avevano lanciato subito l’allarme dopo pochi giorni senza contatto e un primo sopralluogo delle forze dell’ordine nella casa non aveva rilevato la presenza della donna. Solo successivamente, è emersa la notizia che si trovasse al piano superiore, presumibilmente nel punto in cui era rimasta bloccata.
Tra le ipotesi la pista dell’allontanamento volontario, con alla base delle ragioni religiose o delle difficoltà personali. C’è poi la pista del rifiuto del corteggiamento di un uomo, che potrebbe essersi mosso per perseguitarla. E poi l’impegno politico e sociale della donna, che lavora nelle agenzie umanitarie, su cui si indaga.
Dopo il ritrovamento, Valentina Greco è stata trasferita in ospedale per accertamenti medici. Proprio oggi dovrebbe essere interrogata formalmente dalla Polizia tunisina, per chiarire ogni dettaglio di questa vicenda.
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