Notizie Approfondimenti Arst, lavoratori senza stipendi: ecco cosa sta succedendo

Arst, lavoratori senza stipendi: ecco cosa sta succedendo

Caos nell'Arst dopo la mancata erogazione degli stipendi di giugno per oltre 2mila dipendenti: la ricostruzione di una settimana di fuoco

Crediti foto: Arst - Facebook

Oltre 2.200 lavoratori dell’Arst, l’azienda regionale di trasporti, non hanno ricevuto lo stipendio di giugno. Macchinisti, autisti, capitreno, impiegati e tecnici si sono ritrovati senza preavviso privi della retribuzione.

Secondo una nota interna dell’azienda, il ritardo sarebbe dovuto “ad alcune criticità che hanno impedito di liquidare la retribuzione”. Criticità che risalirebbero al cambio di amministratore unico: la Giunta Todde ha infatti dato nei giorni scorsi il benservito all’ex amministratore unico, Roberto Neroni, rimosso dall’incarico nei giorni scorsi prima della scadenza del mandato, e sostituito da Giovanni Mocci che, però, non ha ancora preso servizio.

Un avvicendamento che avrebbe ingolfato l’amministrazione Arst, anche se per l’assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca, la responsabilità del pasticcio è dovuta solo “all’ingiustificata inerzia dell’Amministratore uscente, Roberto Neroni”, come scritto in una nota della Regione.

Una ricostruzione su cui non è d’accordo Antonio Moro, presidente del Psd’Az: “Al ‘poltronificio Todde’ lo squadratore si è distratto e la seggiola con l’imbottitura tutta politica non regge le terga del nuovo amministratore”, denuncia l’ex assessore dei Trasporti della Giunta Solinas. Per Moro, la responsabilità è “di chi, con una delibera ‘fuori sacco’- cioè non inclusa nell’ordine del giorno dei lavori della giunta- ha voluto nominare in tutta fretta, con una proposta discussa senza istruttoria e votata nella seduta dello scorso 4 luglio, il nuovo amministratore unico. Revocando chi ricopriva tale incarico, e adducendo non verificabili e documentate ragioni di giusta causa”.

Da qui il fulcro del problema, ovvero “che la delibera fa cessare l’amministratore che era in carica, e la sua attuazione non necessita di alcun ulteriore passaggio nella assemblea dei soci Arst. Ma poiché non è stata debitamente istruita, impedisce che il nuovo amministratore, nominato dalla giunta, possa esercitare i suoi poteri ed insediarsi quindi alla guida dell’azienda”.

Anche dai sindacati il dito è puntato contro la Regione, con l’Ugl che parla addirittura della tenuta finanziaria dell’azienda. Infatti da tempo l’Ugl lamentava “ritardi nei versamenti ordinari delle quote sindacali e dei contributi previdenziali fondo previdenza complementare, cessioni del quinto e assicurazioni”. Secondo il segretario regionale Adriano Cabigiosu, dunque, l’azienda avrebbe ritardato quei versamenti proprio per mantenere una liquidità di emergenza, finita però per prosciugarsi del tutto.

Intanto, in attesa che il nuovo amministratore Mocci riporti ordine nella governance della società, la Regione prosegue la battaglia con l’ormai ex amministratore. l’Amministrazione invita ancora una volta l’amministratore uscente – dottor Roberto Neroni – alla risoluzione immediata delle gravi problematiche denunciate dalle organizzazioni dei lavoratori. Perciò, al perdurare di ogni eventuale ulteriore inadempienza, l’Amministrazione agirà a tutela dei propri interessi e di quelli della società controllata Arst spa e dei suoi lavoratori”.

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