Prima pagina Reati ambientali: Sardegna settima in Italia, ma è maglia nera nell’archeomafia

Reati ambientali: Sardegna settima in Italia, ma è maglia nera nell’archeomafia

L'Isola vanta il dato meno lusinghiero per quanto riguarda le razzie compiuti nelle aree archeologiche. Non benissimo anche per gli abusi legati al cemento

Crediti foto: Fondazione Mont'e Prama

I reati ambientali continuano ad essere un tallone d’Achille per la Sardegna. Secondo quanto raccolto dal report di Legambiente intitolato “Ecomafia 2025”, l’Isola si trova al settimo posto in Italia.

Nel 2024 infatti sono stati registrati 2076 reati compiuti che hanno portato alla denuncia di 1857 persone e 46 arresti.

Un dato tra tutti però emerge come poco lusinghiero, ovvero il primo posto per la cosiddetta archeomafia. Si tratta di scavi clandestini e razzie che vengono compiuti nei siti archeologici. Nell’ultimo anno sono stati contati 126 reati e a distinguersi in negativo sono stati il Nuorese e il Sassarese.

Per quanto riguarda invece gli abusi legati al cemento, l’isola si piazza al tredicesimo posto, mentre sale all’undicesimo per traffico illecito e violenze sugli animali.

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