Si sono svolti ieri, nella chiesa del Sacro Cuore a Quartu Sant’Elena, i funerali di Roberto Cabras, l’agente immobiliare 44enne tragicamente deceduto a Castiadas dopo essere precipitato da una scarpata con la sua auto.
La vicenda, che ha scosso profondamente tanti che lo conoscevano tra Cagliari e hinterland, è tuttora oggetto di indagine da parte delle autorità, che stanno cercando di fare luce sulle cause del tragico incidente. Restano infatti ancora molti dubbi sul presunto gesto volontario di Cabras, ma soprattutto su cosa o chi lo stesse tormentando fino a quel punto.
Tra commozione e dolore, la cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi amici, colleghi e familiari, tutti stretti nel ricordo di un uomo conosciuto e stimato nel settore immobiliare locale. In prima linea, la madre dei suoi figli, Simona Pili, la prima a spronare le indagini per una morte che ha lasciato increduli quanti lo conoscevano bene.
“Qualcuno ha detto: “Sembrava così felice”. Perché è così che si presenta il malessere: mascherato. Un sorriso all’esterno, un abisso dentro” ha scritto l’ex compagna sui social. “Nessuno vede davvero quanto può diventare buio quel tunnel in cui ci si ritrova, dove la luce scompare e ogni via d’uscita sembra impossibile. Tu eri lì dentro, in quel tunnel nero, e forse nessuno è riuscito davvero a raggiungerti. Il tuo silenzio era un grido che non abbiamo saputo ascoltare”.
“E forse, e questo lo dico con rabbia e con dolore non eri circondato da persone davvero valide. Persone capaci di fermarsi, di vedere oltre l’apparenza, di tenderti una mano vera. Forse c’erano solo presenze superficiali, che non hanno saputo leggere il tuo malessere o che hanno preferito ignorarlo, per i loro interessi”.
Parole che lasciano emergere un dolore profondo e anche il bisogno di chiarezza su una morte improvvisa e ancora avvolta da interrogativi. Intanto ieri pomeriggio in tanti hanno voluto rendere omaggio a Roberto, che dentro combatteva la sua battaglia mentre fuori non faceva mai mancare il suo sorriso.
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