Regione Sanità sarda, Fratelli d’Italia attacca: “Stabilizzare Oss e scorrere le graduatorie”

Sanità sarda, Fratelli d’Italia attacca: “Stabilizzare Oss e scorrere le graduatorie”

I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia hanno presentato un'interrogazione per chiedere la stabilizzazione immediata dei 150 operatori sociosanitari

Crediti foto: Ansa

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno presentato un’interrogazione per chiedere la stabilizzazione immediata dei 150 operatori sociosanitari (Oss) che hanno maturato i requisiti durante l’emergenza Covid, lo scorrimento delle graduatorie vigenti e l’assunzione a tempo indeterminato del maggior numero di idonei. Il partito critica duramente i “cantieri occupazionali sperimentali OSS”, ritenuti un ostacolo alle assunzioni stabili. Il testo, che sarà esaminato dall’Aula, è rivolto agli assessori alla Sanità, Armando Bartolazzi, e al Lavoro, Desirè Manca.

L’interrogazione solleva la questione della sentenza n. 141 del 22/07/2024 della Corte Costituzionale, che “ha chiarito che la Regione autonoma della Sardegna […] può spendere oltre i limiti previsti dalla normativa nazionale, con conseguente autonomia decisionale, anche rispetto alla programmazione del fabbisogno del personale sanitario”. I consiglieri chiedono se la Giunta intenda “procedere alla stabilizzazione degli Operatori Socio Sanitari in possesso dei requisiti […] la cui scadenza è definitivamente fissata al 31 dicembre 2025,” data cruciale per il riconoscimento dei requisiti legati all’emergenza Covid.

Durante una conferenza stampa, il primo firmatario, Fausto Piga, ha accusato la Giunta di aver “illuso ‘gli angeli del Covid’ parlando di una stabilizzazione che ancora non è arrivata”. Ha sottolineato, insieme ai consiglieri Paolo Truzzu, Emanuele Cera, Franco Mula, Gianluigi Rubiu e Corrado Meloni, la forte critica alla gestione della sanità regionale e all’impatto negativo dei cantieri occupazionali di 8 mesi, che “stanno solo creando confusione e alimentando il precariato.”

I firmatari hanno evidenziato che solo nella graduatoria dell’Ares ci sono 2.000 idonei, rendendo inutile il ricorso a cantieri che “continuano a alimentare il precariato invece di assumere dalle graduatorie vigenti.” Piga ha concluso affermando che “bisogna smettere di giocare sulla pelle dei disoccupati,” e che la mancata stabilizzazione “non è legata a problemi di risorse, ma è una scelta politica del Campo largo.”

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