Nella giornata di oggi, mercoledì 2 luglio, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, è il capo delegazione per l’Italia nel vertice ospitato a Bruxelles tra i 30 esponenti politici regionali e il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto. L’incontro si tiene nel palazzo Berlaymont, sede della Commissione, con l’obiettivo di tutelare e rafforzare la Politica di coesione europea oltre il 2027.
La riunione rientra nell’ambito dell’iniziativa EURegions4cohesion, promossa da 149 Regioni europee con l’intento di riaffermare il ruolo strategico della coesione come principale politica di investimento dell’Unione. Tra le priorità condivise figurano la competitività economica, la riduzione delle disparità territoriali, la transizione verde e digitale e il rafforzamento dell’autonomia strategica dell’Europa.
Todde ha avuto l’incarico di portare la voce di tutte le Regioni italiane, in una fase importante per il futuro assetto dei finanziamenti UE. Le Regioni chiedono che la riforma della Politica di coesione non venga inglobata in una normativa generale, ma conservi un quadro regolamentare autonomo, che tuteli le specificità territoriali e garantisca una gestione diretta da parte delle amministrazioni regionali, evitando ogni forma di accentramento decisionale presso i governi centrali.
Nei giorni scorsi, un coordinamento di Regioni ha inviato una lettera congiunta alla presidente Ursula von der Leyen, evidenziando due richieste fondamentali: una regolamentazione separata e il mantenimento della dimensione regionale sia nelle funzioni programmatiche che nella gestione delle risorse. Le Regioni temono che un’eccessiva centralizzazione possa svuotare di significato l’efficacia degli interventi locali, soprattutto nei territori periferici come la Sardegna.
Con la presentazione del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale UE prevista per il 16 luglio, la partita è più che mai aperta.
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