La dermatite bovina è la nuova crisi con cui la Sardegna si sta misurando e che rischia di compromettere una parte importante dell’economia isolana.
L’Isola infatti è stata la prima regione ad essere colpita e sono già stati registrati due focolai, a cui a livello nazionale si aggiunge quello scoppiato in Lombardia.
Per questo motivo, stamattina gli assessori Satta e Bartolazzi sono intervenuti in Consiglio regionale per affrontare la tematica.
“I dati sono ancora molto preliminari – ha spiegato Bartolazzi – È una cosa che non ci aspettavamo e che chiaramente ci impegna al massimo delle nostre forze e volontà, perché questa situazione può anche diventare critica. Io però sono fiducioso, esistono anche forme sporadiche, bisogna seguire l’epidemiologia e vedere lo sviluppo della questione”.
“È una malattia virale che non è presente in Europa e che viene classificata come una delle peggiori in categoria A – afferma l’assessore all’agricoltura Satta – il Governo e il Ministero della Salute in questo caso devono necessariamente assicurare prevenzione, sorveglianza e rapidità negli interventi”.
Resta dunque l’attesa per i vaccini, perché al momento appare difficile stimare i tempi di arrivo, ma i due assessori ribadiscono che della questione se ne stia occupando direttamente il Ministero.
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