In questi giorni si sono riuniti a Sassari, all’ospedale Santissima Annunziata, diversi specialisti neurologi, cardiologi e infermieri per discutere delle “Nuove frontiere del trattamento dell’ictus, dalla fase acuta alla riabilitazione”.
Una conferenza che preannuncia un cambio epocale: “Perché da poco è stato autorizzato un nuovo farmaco salvavita che invece di essere somministrato in un’ora, agisce in pochi secondi” ha sottolineato Alessandra Sanna, responsabile scientifica del convegno e direttrice della Stroke Unit dell’Aou.
“Il tempo è fondamentale – ha proseguito – perché per salvare il cervello bisogna agire tempestivamente. In pochi minuti, in seguito a un ictus, possono essere persi milioni di neuroni, ma se si interviene in fretta si hanno maggiori possibilità che il paziente abbia salva la vita o che abbia una disabilità ridotta”.
Diventa poi sempre più cruciale un approccio multidisciplinare: “Lavoriamo tutti i giorni per migliorare la gestione dell’ictus nell’Isola” ha affermato ancora la dottoressa Sanna.
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