A Barumini, presso il sito di Nurax’e Cresia, un monumento unico integrato nella storica Casa Zapata, stanno riemergendo nuovi e significativi reperti risalenti all’Età del Bronzo. Questi ritrovamenti, in ottimo stato di conservazione, aggiungono tasselli fondamentali per una più profonda comprensione del complesso nuragico locale.
Le indagini archeologiche, condotte sotto gli occhi dei visitatori del Museo di Casa Zapata, si concentrano sul nuraghe situato a breve distanza dal celebre sito UNESCO di Su Nuraxi, con cui mantiene uno stretto legame. Questo nuraghe, composto da una torre principale e tre laterali, sta rivelando aspetti particolari e inediti della sua storia.
La scoperta più recente è avvenuta durante le ricerche focalizzate sulla imponente torre centrale. All’interno della camera, originariamente coperta da una tholos (la tipica falsa cupola dei nuraghi), sono state rinvenute due nicchie laterali. Una di queste ha restituito un eccezionale e consistente complesso di materiale ceramico: olle, tegami, ciotole e tazze, accumulate al suo interno. Questi manufatti raccontano la vita quotidiana degli abitanti della torre in una fase finale del Bronzo Recente, un periodo che l’archeologo Giovanni Lilliu definiva “la bella età del nuraghe”.
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