In Evidenza Sanità nell’Isola, la Cgil attacca: “Un sardo su 6 rinuncia alle cure”

Sanità nell’Isola, la Cgil attacca: “Un sardo su 6 rinuncia alle cure”

Una ricostruzione che viene respinta da Giuseppe Frau, medico e vice presidente del Consiglio Regionale: rimarca il lavoro della giunta per risolvere le problematiche ereditate dalla giunta Solinas

Un sardo su 6 rinuncia alle cure, con una percentuale in crescita che passa dal 13,7 al 17,2%: sono i numeri che denuncia la Cgil Sardegna coi dati Bes Istat. Una ricostruzione che viene però respinta da Giuseppe Frau, medico e vice presidente del Consiglio Regionale.

“Questo ulteriore peggioramento deve interrogarci sulle azioni intraprese e da intraprendere per invertire la rotta. La sanità pubblica non garantisce sempre le cure. Infatti la principale causa della rinuncia è legata alle liste d’attesa, e i redditi bassi disincentivano anche la mobilità verso altre regioni” commenta il segretario regionale Fausto Durante.

Non è della stessa idea Frau, che sottolinea il grande lavoro che la Regione Sardegna sta portando avanti per risolvere le problematiche del settore.

“Senza alcun intento polemico ma costruttivo, riteniamo non corretti i dati sulla rinuncia alle cure comunicati dalla Cgil. Va fatta infatti un analisi più approfondita su tutti i fattori che incidono su queste percentuali. Ne indico una. Gli esenti per tutte le tipologie di esenzione sono oltre 608 mila in Sardegna, su una platea di un milione e 547 mila persone, ovvero il 39,3 per cento della popolazione assistita. Percentuali elevate di presa in carico, legate alle condizioni socio-economiche dell’isola e che hanno consentito finora di affrontare, seppur parzialmente, per questa ampia platea il problema della rinuncia alle cure. Che riguarda ovviamente una platea molto più ampia, e noi intendiamo agire in modo globale al tema e in modo equo per tutti i cittadini a partire dai più fragili. Detto ciò in premessa, è pur vero che il problema esiste ed è grave, e non possiamo tollerare che ogni cittadino bisognoso rinunci all’accesso alle visite o agli esami specialistici”

Frau aggiunge che “il problema non nasce da oggi ma è una tendenza consolidata, ereditata anche dalla pessima gestione della giunta di centrodestra e dal malgoverno delle Asl, che la Giunta Todde sta cercando di abbattere con iniziative strutturali. Capaci di incidere in maniera profonda, non solo sul lato della povertà. C’è un lavoro in itinere sulle liste d’attesa. Sul piano economico, l’Assessorato e la Giunta hanno aumentato il tetto di spesa di oltre 7 milioni di euro, mentre altri 5 milioni sono stati messi a correre sul piano di abbattimento delle liste d’attesa”.

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