La campagna di scavi 2025 effettuata a Geridu, luogo sede di un ex villaggio medievale situato alle porte di Sorso, ha fatto emergere nuove interessanti scoperte.
I risultati degli scavi sono stati presentati questa mattina dal professor Marco Milanese, professore ordinario di Archeologia dell’Università di Sassari, insieme alla Soprintendente di Sassari e Nuoro Isabella Ferra, all’archeologa Gabriella Gasperetti e al sindaco di Sorso Fabrizio Demelas.
“Tra le numerose novità portati in luce dagli scavi tra i resti delle case del villaggio – ha spiegato Milanese – anche ceramiche provenienti dalla Sicilia o dalla Tunisia, databili tra il 1000 e il 1100, che dimostrano come già all’alba del Medioevo la comunità di Geridu avesse una disponibilità economica che consentiva di acquistare quelle stesse merci esotiche che usava l’aristocrazia mercantile di Pisa, di Genova e che decoravano con i loro vivaci colori le facciate delle chiese romaniche di vaste aree del Mediterraneo Occidentale”.
Inoltre, per la prima volta dopo anni di ricerche è stata portata in luce la villa giudicale di Geridu e sono stati inoltre rinvenute parti della chiesa romanica del villaggio risalente all’XI secolo.
“Da anni questo sito è al centro di un progetto di rilettura innovativa e sperimentale del Medioevo rurale della Sardegna, a partire dall’archeologia” ha spiegato ancora Milanese.
“Il sito di Geridu, pur in una condizione di conservazione particolarmente felice e per un’importante estensione spaziale, rappresenta oltre a se stesso una popolazione di centinaia di siti simili presenti in Sardegna – prosegue il professore – L’auspicio è di poter proseguire le ricerche, e confidiamo nel sostegno anche della Regione per poter portare avanti un lavoro davvero importante”.
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