Novità Continuità aerea, fumata grigia tra Regione Sardegna e sindacati

Continuità aerea, fumata grigia tra Regione Sardegna e sindacati

Se l'assessora Manca è soddisfatta dell'incontro odierno, i sindacati nicchiano. Dura la Cgil: "Se affidi a una low cost la continuità territoriale della Sardegna avrai un servizio di continuità low cost"

C’è un po’ di discrepanza di opinioni sull’ultima riunione dedicata alla Continuità aerea avvenuta in giornata fra l’assessora Barbara Manca e i sindacati di categoria.

“Quello di oggi è uno degli oltre 70 incontri che la Regione Sardegna ha organizzato nell’ultimo anno in merito alla proposta sulla nuova continuità territoriale aerea. È stato un lavoro, lungo, faticoso e stimolante, ma che ci ha consentito di dare vita a un modello che vuole realmente rappresentare tutte le esigenze manifestate dalle diverse categorie sociali” ha dichiarato l’assessora dei Trasporti, Barbara Manca, a margine dell’incontro.

“L’incontro odierno è servito a illustrare al mondo sindacale il modello che la Regione Sardegna intende portare avanti nell’iter di approvazione del nuovo decreto ministeriale. Iter che procede spedito anche in Europa attraverso la stretta collaborazione con il Ministero dei Trasporti e con la Rappresentanza permanente dell’Italia nell’Ue. Ho ribadito ai delegati presenti che il prossimo decreto ministeriale e il bando conseguente si baserà soprattutto sulla qualità dei servizi offerti. Più posti, maggiori frequenze, certezza dell’andata e ritorno in giornata, tariffe ridotte ed estensione delle categorie equiparate con un’apertura forte su lavoratori e familiari dei residenti”.

Meno entusiasta la Cgil. In particolare è Fausto Durante ad attaccare l’assessora sul modello portato avanti finora e ad avere riserve sul bando futuro.

“Se affidi a una low cost la continuità territoriale della Sardegna avrai un servizio di continuità low cost. Se dobbiamo assicurare ai cittadini sardi il miglior servizio di continuità territoriale non può certo essere quello dell’offerta al massimo ribasso il criterio principale a cui affidarsi, perché altrimenti non staremmo discutendo di un servizio essenziale e di un diritto. I tempi delle interlocuzioni necessarie non sono indifferenti e se non ci si muove in fretta si rischia di continuare a concedere deroghe senza risolvere il problema”.

Auspicano un passo in avanti invece Cisl e Fit Cisl, per bocca dei segretari Luigi Ledda e Claudia Camedda.

“Una nuova politica di inclusione da parte dell’Unione Europea deve garantire attenzione concreta alla condizione dell’insularità, traducendola in misure permanenti e strutturali, non in deroghe temporanee. La Sardegna ha diritto a essere collegata come ogni altra regione europea. È una questione di equità e cittadinanza”.

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