Prima pagina Sardegna, banche in fuga: metà dei Comuni ha un solo sportello

Sardegna, banche in fuga: metà dei Comuni ha un solo sportello

Dati allarmanti sulle filiali bancarie in Sardegna, dove oltre il 50% dei Comuni coperti può contare solo su uno sportello bancario: nessuno peggio in Italia

Crediti foto: Ansa

Negli ultimi dieci anni, tra il 2014 e il 2024, l’Italia ha vissuto una forte ritirata delle banche dai territori. Un processo che ha subito un’accelerazione preoccupante nel corso dell’ultimo anno, con la chiusura di 609 sportelli bancari che ha portato a un saldo negativo di 508 unità. A lanciare l’allarme è l’Ufficio Studi WeUnit.it, che sottolinea come milioni di persone si ritrovino ora senza accesso diretto ai servizi bancari di base.

La desertificazione bancaria ha colpito in misura maggiore alcune regioni. Il Molise risulta la più penalizzata, con oltre l’83% dei comuni senza alcuna filiale. Subito dopo viene la Calabria, dove il 74% dei centri abitati è rimasto sprovvisto di sportelli, e la Valle d’Aosta, dove la situazione riguarda il 73% dei comuni.

Oltre ai territori completamente desertificati, preoccupano anche quelli dove resiste una sola filiale bancaria, una presenza considerata instabile e vulnerabile. In Sardegna, ad esempio, il 50,7% dei comuni si trova in questa condizione. Anche in Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia si registrano alti livelli di fragilità, con rispettivamente il 44,9% e il 32,1% dei comuni che possono contare su un unico sportello.

Rispetto al 2023, il numero di sportelli è diminuito quasi ovunque, con l’unica eccezione della Liguria, dove i dati sono rimasti invariati. Il calo più netto è stato rilevato in Valle d’Aosta, con una riduzione del 7,5%, seguita da Umbria (-4,3%), Sardegna (-3,9%), Molise (-3,8%) e Campania (-3,6%).

Complessivamente, oltre 4,6 milioni di italiani vivono in comuni totalmente privi di sportelli bancari, mentre altri 6,3 milioni risiedono in luoghi con una sola filiale. Il fenomeno colpisce soprattutto le regioni del Sud e le aree montane, dove la popolazione è spesso anziana e meno propensa o in grado di accedere ai servizi digitali.

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