In Sardegna la superficie minima dei monolocali, affinché gli vengano dati i requisiti di abitabilità, resta di 28 metri quadri. Una decisione arrivata negli scorsi giorni per bocca della commissione urbanistica del Consiglio regionale, ma che al Ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, non è piaciuta.
Il Mit infatti ha chiesto che venissero applicate in modo integrale le disposizioni previste dal decreto. In esse infatti la superficie minima dei monolocali scende a 20 metri quadri.
“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti esprime forte perplessità in merito alla decisione della Regione Sardegna di non recepire integralmente le disposizioni del Decreto Legge Salva Casa concernenti le misure minime di abitabilità per i monolocali” si legge in una nota.
“Tale scelta, manifestata nell’esclusione di tale norma dal Disegno di Legge regionale per il riordino dell’edilizia e dell’urbanistica, appare un errore strategico che rischia di penalizzare i cittadini sardi e di creare ingiustificate disparità territoriali”.
“Il Ministero sottolinea come la norma nazionale non intenda promuovere “loculi” abitativi – si legge ancora nel comunicato – ma fornire una risposta pragmatica e necessaria alla crescente domanda di alloggi flessibili e accessibili, soprattutto nei contesti urbani dove i costi immobiliari sono elevati, garantendo in ogni caso il rispetto delle stringenti condizioni previste dal legislatore nazionale a garanzia della sicurezza, dell’igiene e della salubrità degli edifici interessati”.
In conclusione arriva poi un’accusa pesante per l’Isola: “In questa prospettiva, la mancata apertura a un’offerta abitativa più diversificata e accessibile in Sardegna rischia di accentuare le disparità territoriali e di penalizzare i cittadini sardi, isolando la regione da un processo di flessibilizzazione degli standard dimensionali ormai riconosciuto come necessario a livello nazionale”.
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