“È arrivato il momento di eleggere un nuovo segretario regionale”. Così Piero Comandini ieri alla direzione del Partito Democratico convocata a Oristano. L’attuale presidente del Consiglio regionale dovrà lasciare la carica a stretto giro proprio per l’incompatibilità con il suo ruolo istituzionale. Per i dem sardi si aprirà dunque una nuova fase.
Come riportato dalla Dire, Comandini ha chiesto l’indicazione di un nuovo segretario “nei tempi più brevi possibili”, ma soprattutto “garantendo per prima cosa l’unità interna, un elemento fondamentale”. E a proposito di tempistiche, spiega: “La nuova direzione regionale politica potrebbe essere convocata intorno al 23 maggio, mentre l’assemblea regionale per la direzione del segretario potrebbe essere a metà giugno“.
Poi una battuta sul caso Todde: “La richiesta di decadenza della
presidente Todde, dopo tutto quello che sta emergendo, più che una questione giuridica, credo che sia stato un golpe fatto in una stanza buia. Qualcuno non si è ancora reso conto che gli elettori hanno deciso che le elezioni le abbiamo vinte noi”.
E sul caso dei nuovi commissari della Sanità lancia una stoccata: “Dobbiamo riappropriarci della sanità, e discuterne come coalizione. La sanità per noi non è un assessorato che appartiene a un partito, e non può un solo partito farsi carico dei tantissimi problemi che esistono”.
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