Geppi Cucciari ha mancato la conquista del David di Donatello come miglior attrice non protagonista, ma ha comunque lasciato il segno. In nomination per il ruolo nel film “Diamanti” di Ferzan Özpetek, l’artista sarda si è vista superare da Valeria Bruni Tedeschi, premiata per la sua interpretazione ne “L’arte della gioia”.
Nella stessa categoria concorrevano anche Jasmine Trinca (anche lei per Diamanti), Luisa Ranieri (Parthenope) e Tecla Insolia (Familia). Cucciari, tuttavia, ha conquistato applausi e simpatia soprattutto per il suo intervento ironico durante la cerimonia di presentazione dei premi al Quirinale.
L’attrice ha scherzato con il presidente Sergio Mattarella, dicendo “la dovrebbero fare papa per la pazienza che ha con i politici”, e ha introdotto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, con una battuta che ha fatto il giro dei social: “Il momento più atteso da Google Translate”. Poi l’affondo umoristico: “Ministro, voglio portarle la mia solidarietà. Lei è l’unico i cui interventi possono essere ascoltati anche al contrario, come i dischi dei Black Sabbath, e a volte migliorano”.
Cucciari, tra intelligenza satirica e presenza scenica, ha confermato di essere una delle showgirl più brillanti e apprezzate del panorama artistico italiano, anche senza premio in mano.
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