Province Oristano Terralba, file per medico di base | Asl interviene: “Istituiti Ambulatori straordinari”

Terralba, file per medico di base | Asl interviene: “Istituiti Ambulatori straordinari”

L'intervento della Asl 5 di Oristano: "Assistenza medica di base dovrebbe essere diritto di tutti. Istituito un progetto pilota"

Crediti foto: LinkOristano

La Asl 5 di Oristano ha emesso un comunicato in seguito alla folla che si è riversata a Terralba davanti all’ufficio del medico di base. Erano infatti stati messi a disposizione 500 posti davanti però ad una domanda di oltre 6mila persone.

“Una disparità fra domanda e offerta che ha causato fisiologiche e inevitabili code, gestite dalla Asl al meglio delle sue possibilità, attraverso la distribuzione della numerazione per organizzare le file e la professionalità degli operatori allo sportello” affermano dalla Asl.

“Va anche chiarito – si legge ancora – che la scelta del medico on line sul portale regionale Zenteweb non poteva essere effettuata dai pazienti privi di medico di famiglia, in quanto per la prima assegnazione del medico è necessario presentare documenti che è possibile consegnare, verificare e validare solo allo sportello”.

Restava poi la critica mossa da alcuni in merito alla possibilità di dare precedenza ai pazienti fragili: “Il personale amministrativo presente allo sportello, così come il sistema del portale web, non ha alcuna facoltà di entrare nel merito delle condizioni di salute dei pazienti, né di stabilire delle priorità, ed è la normativa stessa a non prevederlo, in quanto in una condizione di normalità tutti i cittadini, fragili e non, dovrebbero avere accesso all’assistenza medica di base”.

Da qui è dunque nata l’esigenza di istituire un progetto-pilota di Ambulatori straordinari di comunità territoriali che, come spiega la Asl: “Hanno funzioni e compiti equivalenti a quelli dei medici di famiglia e che garantiscono un’assistenza sanitaria di base agli oltre 22.000 cittadini della provincia di Oristano privi di medico di famiglia. Uno sforzo organizzativo imponente, che ha permesso di fronteggiare il problema della carenza di medici di famiglia e che è diventato un modello anche per le altre aziende socio-sanitarie sarde”.

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