Il Consiglio regionale della Sardegna, presieduto dal presidente Piero Comandini, alla presenza della governatrice Alessandra Todde, della Giunta regionale e dei consiglieri, ha celebrato Sa Die de Sa Sardigna. Sono stati eseguiti anche l’inno nazionale, l’inno europeo Alla Gioia, il brano tradizionale sardo Non potho reposare e il Va pensiero di Giuseppe Verdi.
Il 28 aprile 1794 la Sardegna intera insorse verso il dominio piemontese sull’Isola con dei moti rivoluzionari che da Cagliari si espansero in tutto il territorio sardo.
Sebbene l’autonomia auspicata all’epoca non si concretizzò immediatamente, quella giornata di rivolta instillò nel cuore dei sardi un senso di orgoglio e di appartenenza, la consapevolezza di una storia e di una cultura distinte che meritavano rispetto e riconoscimento.
“La storia della nostra isola, purtroppo, è ancora poco conosciuta, soprattutto dalle nuove generazioni. Dobbiamo imparare a connetterci con i giovani, ad usare il loro linguaggio”, ha dichiarato Comandini, presidente del Consiglio regionale.
La presidente Todde, nel suo discorso, ha voluto citare Gramsci, Berlinguer, Emilio Lussu e l’immancabile Grazia Deledda per arrivare fino ai giorni nostri.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
