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Cagliari, Cep resta senza guardia medica | Loi e Zedda: “Serve intervento urgente”

Le due Consigliere comunali hanno lanciato l'allarme e proposto un Ordine del giorno per la salvaguardia dei servizi nel quartiere: "La rigenerazione urbana non può basarsi solo sul rifacimento delle strade o dei palazzi"

La chiusura della sede della Guardia Medica di via Talete ha portato alla redazione di un Ordine del Giorno per la salvaguardia dei servizi sanitari nel quartiere del Cep, su iniziativa delle Consigliere comunali Stefania Loi e Alessandra Zedda.

Il presidio era stato per decenni il punto di riferimento per il quartiere, nonché una presenza di fondamentale importanza per l’intera città.

Il trasferimento ha dunque acuito il disagio sociale, rendendo ancora più difficoltoso l’accesso alle cure, aggravato anche dalla cronica carenza di parcheggi nella nuova sede, situata in viale Trieste.

“Non possiamo accettare che un intero quartiere venga privato di presidi sanitari fondamentali – dichiara Stefania Loi – Occorre intervenire con urgenza per restituire ai cittadini del Cep un servizio sanitario di prossimità degno di questo nome”.

In generale, si è trattato dell’ennesimo servizio che è venuto a mancare nel quartiere. Negli ultimi tempi infatti il Cep ha perso l’unica edicola che era presente sul luogo, molte strutture sportive e, recentemente, il suo storico mercatino rionale, attivo sin dagli anni Settanta come Ente comunale di consumo.

“Il mercatino è stato per decenni il cuore pulsante della comunità – sottolinea Alessandra Zedda – frequentato da studenti, sportivi, famiglie. La sua chiusura, unita alla perdita della Guardia Medica, rischia di trasformare il CEP in un quartiere abbandonato”.

Il rischio denunciato dalle due Consigliere è dunque relativo alla possibilità che l’area si trasformi in quartiere fantasma, venendo sempre più segnata dal degrado urbano: “La rigenerazione urbana – affermano Loi e Zedda – non può basarsi solo sul rifacimento delle strade o dei palazzi: deve partire dalla salvaguardia dei servizi che garantiscono qualità della vita e coesione sociale”.

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