Regione Sanità, Regione dà il via a stabilizzazione precari: approvate linee guida

Sanità, Regione dà il via a stabilizzazione precari: approvate linee guida

Un concreto passo avanti per gli Oss che vennero chiamati in prima linea ai tempi del Covid. "Dovere morale riconoscere valore di chi ha lavorato in condizioni estreme" ha affermato Fundoni

(Crediti foto: Ansa)

La Regione Sardegna ha approvato le linee guida per Asl e Ares per la priorità da seguire nella redazione delle graduatorie per il reclutamento del personale, in particolare relativamente ai precari assunti nel corso dell’emergenza Covid.

Si tratta di una delibera che è stata presentata quest’oggi dall’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi: “La deliberazione ha un carattere di regolamentazione generale, finalizzata a fornire delle indicazioni non vincolanti alle Aziende del Sistema Sanitario Regionale, stante il fatto che la ricognizione del fabbisogno sul personale rientra nell’autonomia gestionale delle singole aziende”

“L’auspicio – prosegue l’assessore – è quello che si possa dare priorità all’assunzione del personale precario del comparto sanità attraverso lo scorrimento delle graduatorie di stabilizzazione esistenti, nel rispetto della normativa attualmente vigente e nel solco del pronunciamento consiliare”.

La delibera prevede che si dia precedenza agli elenchi di stabilizzazione diretta, seguiti poi da quelli di stabilizzazione indiretta. Solo successivamente si potranno utilizzare le graduatorie concorsuali per il reclutamento a tempo indeterminato.

A margine è intervenuta la presidente della Commissione Sanità Carla Fundoni, che ha fatto il punto della situazione: “La Sardegna ha il dovere morale e istituzionale di riconoscere il valore di chi ha lavorato in condizioni estreme, colmando le carenze di organico, affrontando turni estenuanti, rischiando in prima persona”.

“Questo atto va in quella direzione – conclude – Ma resta ancora molto da fare: serve una visione a lungo termine sul fabbisogno di personale e sulla valorizzazione del lavoro pubblico nella sanità”.

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