A Nuoro il ricordo di Giovanni Falcone. Questa mattina in piazza Vittorio Emanuele, anche la presidente della Regione Alessandra Todde ha partecipato al progetto itinerante “Dal sangue versato al sangue donato”, un’iniziativa di sensibilizzazione sui temi dell’antimafia organizzata dall’associazione DonatoriNati della Polizia di Stato, alla presenza della vedova del caposcorta di Falcone, Tina Montinaro.
Nel piazzale è stata allestita l’autoemoteca dell’Avis per il prelievo di sangue ai donatori, poi la cerimonia è proseguita con il disvelamento della teca della Quarto Savona 15, che custodisce i resti della Fiat Croma su cui viaggiavano gli agenti di scorta del giudice Falcone. Infine tappa alla Camera di commercio, dove ha la presidente ha incontrato gli studenti.
“Essere qui, oggi, significa coltivare la memoria e incoraggiare i valori di legalità e solidarietà”, ha detto Todde. “Siamo qui per ricordare Giovanni Falcone, ma anche per trasformare il dolore in azioni concrete”.
“Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che se le istituzioni repubblicane oggi sono salde lo dobbiamo anche al sacrificio di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Vogliamo che a coltivare la memoria e a non smettere di chiedere giustizia siano anche le nuove generazioni, anche attraverso i valori che hanno ispirato Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.
Poi il monito: “La nostra società non è al riparo dalla contaminazione mafiosa. Non siamo al riparo neanche in Sardegna ed è per questo che dobbiamo tenere sempre alta la guardia a partire dalle scuole. Il malaffare cammina su tante altre gambe: la corruzione, innanzi tutto, la droga, le rapine, gli omicidi, le intimidazioni. Noi non vogliamo un mondo di oppressi e oppressori, ma un mondo libero in cui esercitare il nostro pensiero e coltivare i valori della pace e della legalità”.
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