Il modo in cui è avvenuta la morte di Graziano Mesina ha aperto l’ennesima voragine sul sistema carcerario italiano. Particolarmente critico si è mostrato il parlamentare del Pd Silvio Lai che ha accusato il Governo Meloni, Nordio e Del Mastro di una gestione priva di scrupoli.
“Non è come un suicidio in carcere ma far morire lontano dalla Sardegna un malato terminale come Mesina è una inutile crudeltà. Garantire a tutte le persone un fine vita dignitoso vicino ai propri familiari è un diritto che deve essere garantito a tutti, anche a chi, come Graziano Mesina, aveva un debito da pagare con la giustizia”. ha affermato Lai attraverso un comunicato.
Da tempo infatti era stata richiesta la possibilità per far tornare Graziano Mesina nell’Isola, opportunità sempre negata, ma Lai ricorda: “È stato concesso in tempi recenti a boss malavitosi, poteva essere concesso per tempo, anche un mese fa quando ripetutamente richiesto, a Graziano Mesina“.
“Che chi ha problemi di salute terminali non abbia la possibilità di concludere la propria esistenza nella maniera più dignitosa possibile – prosegue il parlamentare – pur salvaguardando eventuali problemi di sicurezza, penso che chiarisca quale livello di civiltà un Paese intenda rappresentare”.
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