“Graziano Mesina deve ritornare in Sardegna“. A mobilitarsi per riportare in Sardegna l’ex primula rossa ormai in fin di vita è l’associazione Socialismo Diritti Riforme.
“Il differimento della pena, in una condizione di così precaria esistenza, non può essere limitato a un ricovero in un reparto detentivo di un ospedale milanese, ciò significa che è ancora in stato di detenzione” spiega Maria Grazia Caligaris, presidente dell’ente. “Pur esprimendo vivo apprezzamento per l’accoglimento dell’ultima istanza delle avvocate Goddi e Vernier, seppure in termini limitativi della libertà, ritengo sia arrivato il momento di consentire a Graziano Mesina di poter tornare in Sardegna e, seppure in un ospedale, poter rivedere i familiari”.
Per Caligaris infatti esiste “una sorta di accanimento” nei riguardi di Mesina. “Il suo trasferimento a Milano – osserva – ci sembra sia avvenuto senza una palese fondata motivazione in considerazione del numero di Istituti Penitenziari della Sardegna. Ancora più ingiustificato ci è parso il grave ritardo nella concessione del differimento della pena, arrivato solo quando sembrano tramontate molte speranze di ripresa”.
E conclude: “L’auspicio è che il ritorno in Sardegna possa avvenire in tempi rapidissimi per consentirgli di apprezzare appieno il gesto di umanità dei Giudici”.
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