Prima pagina Aree idonee, Todde attacca il Mase: “Stato calpesta diritti dei sardi”

Aree idonee, Todde attacca il Mase: “Stato calpesta diritti dei sardi”

La presidente della Regione ha spiegato la decisione di presentare un ricorso alla Corte Costituzionale per i tre impianti che violano la legge regionale: "Non faremo un passo indietro"

Crediti foto: Alessandra Todde

Continua l’aspra disputa tra la Regione e lo Stato per le autorizzazioni concesse dal Ministero dell’Ambiente per la realizzazione di tre impianti agrivoltaici, andando in contrasto con la legge regionale sulla aree idonee.

Dopo l’annuncio della presentazione del ricorso alla Corte Costituzionale, la presidente Alessandra Todde sui social ha voluto fare il punto della situazione: “Lo abbiamo fatto per difendere i diritti dei sardi, sanciti dallo Statuto Speciale e da una legge regionale pienamente in vigore”.

“Lo Stato ha agito in spregio alle prerogative della nostra autonomia – continua Todde – disconoscendo una norma legittima e vigente. E lo ha fatto con il silenzio complice di chi, anche in Sardegna, ha finto per mesi di difendere l’ambiente, mentre oggi tace di fronte a un atto gravissimo. Noi non ci stiamo“.

La presidente poi conclude: “Io sono qui per rappresentare tutti i sardi, e non permetterò a nessuno di calpestare la volontà popolare e le leggi della nostra Regione. Io sono qui, la Giunta è qui, per difendere in ogni sede la nostra terra, le nostre regole, la nostra dignità. Non faremo un passo indietro“.

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