La droga scorreva indisturbata nei locali della movida cagliaritana, con dj e organizzatori di eventi trasformati in veri e propri spacciatori. È quanto emerso dall’operazione condotta all’alba di oggi dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari, supportati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e da un equipaggio dell’11esimo NEC.
Sono in tutto 7 le persone arrestate: 4 finite in carcere e 3 ai domiciliari, con l’accusa di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti di tipo sintetico. L’indagine, partita nel 2023 e coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia, ha portato alla luce un vasto traffico di ketamina, Mdma, cocaina, hashish e marijuana, vendute nei locali notturni di Cagliari e dell’hinterland, spesso anche a giovanissimi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le droghe erano diventate parte integrante delle serate, inserite nel contesto degli eventi come elemento stesso del divertimento. Al centro del sistema illecito c’era un dj cagliaritano che, per procurarsi la merce, si recava spesso all’estero. Gli indagati, attivi nel mondo dell’intrattenimento tra console e organizzazione di party, avevano creato una rete ben strutturata di vendita, incassando somme ingenti a discapito della salute dei ragazzi.
Durante l’inchiesta sono stati eseguiti anche 9 arresti in flagranza, uno dei quali a Viterbo, fuori dalla Sardegna. I sequestri effettuati hanno portato al recupero di oltre 4 chili di ketamina, trasportata da un corriere in un camioncino modificato per eludere i controlli, 7,5 chili di cocaina, 2 chili di hashish, uno di marijuana, 300 pasticche di Mdma, diversi grammi di 2C-B, una potentissima sostanza psicotropa, e oltre 19.500 euro in contanti. Per gestire le comunicazioni e organizzare le vendite, gli indagati si affidavano a canali criptati come Telegram, Signal e Whatsapp.
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