Un giovane talento sardo sta ottenendo ottimi risultati nel settore dell’innovazione. È la storia dello sviluppatore Simone Scanu. Sassarese, ma da 7 anni di stanza a Berlino, è riuscito a coronare un piccolo sogno di tanti appassionati di Formula Uno.
Formula Live Pulse è una app nata per caso. Da una idea e un’obiettivo: informare gli appassionati di uno sport condiviso da milioni di persone. Una idea così bella che Microsoft decide di sostenerla e permetterle l’evoluzione.
Come si crea un’app di grande portata?
Fin da bambino sono sempre stato appassionato di Formula 1, non perdendomi neanche una gara con mio padre. Col tempo, questa passione si è affiancata a un’altra: lo sviluppo software. Unire le due cose è stato quasi naturale. L’idea dell’app è nata quasi per caso, durante una gara. La mia ragazza, che si è avvicinata da poco alla F1, mi faceva un sacco di domande. A volte sapevo rispondere subito, altre volte invece sentivo il bisogno di avere più dati a portata di mano. Così, per gioco, ho creato una prima versione dell’app solo per me e per lei. Una cosa semplice, fatta nel weekend, ma funzionava alla grande.
Poi quando è stata aperta al mondo?
Funzionava talmente bene che aiutava addirittura me a leggere meglio la gara, ma soprattutto aiutava lei a capirla e appassionarsi di più allo sport. Così mi sono detto: se è utile a noi, magari può esserlo anche per tanti altri. I primi riscontri sono stati incredibili: oltre 3000 persone hanno già scaricato durante i primi due weekend di gara, e diverse centinaia hanno scelto la versione Pro, che include funzionalità avanzate come la telemetria post-sessione e un assistente AI capace di spiegare cosa sta succedendo in tempo reale.
Poi arriva anche Microsoft…
Oggi il progetto è anche supportato ufficialmente da Microsoft, grazie al loro programma per le startup: questo mi consente di coprire l’infrastruttura (server, AI, database ecc.) senza costi fissi, e di crescere con maggiore solidità. Gli aggiornamenti ci sono e arrivano con cadenza settimanale. In questo momento mi sto dedicando a fornire più dati telemetrici in tempo reale (non solo post-sessione) e addestrando il nuovo assistente AI. È ancora solo l’inizio, ma sapere che tutto questo è nato da una domanda fatta sul divano, durante un GP, mi fa molto sorridere.
C’è dunque in Sardegna e da parte di sviluppatori sardi la possibilità di sviluppare progetti di Innovazione?
Decisamente sì, ora più che mai. Il gap dell’essere isolati da questo punto di vista si è chiuso molto. Ci sono tanti esempi di innovazione tecnologica in Sardegna, basti pensare che ben 8 start-up e Pmi innovative 100% sarde hanno partecipato allo Smau lo scorso ottobre. Seppur fare impresa non sia semplice in Italia, le possibilità ci sono.
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