La Corte dei Conti ha condannato nella giornata di venerdì 28 marzo il presidente della Sfirs Tonino Chironi. Nonostante fosse andato in pensione, per quattro anni avrebbe continuato a percepire l’emolumento da 90 mila euro previsto dal ruolo.
La condanna prevede il risarcimento di 266.538 euro all’istituto di credito. Secondo la legge, i pensionati non possono percepire uno stipendio da un ente pubblico. Chironi dunque avrebbe omesso di comunicare la nuova condizione sociale a partire dal 1 gennaio 2021.
Sulla condanna sono intervenuti anche la presidente della Regione, Alessandra Todde, e l’assessore del Bilancio e Programmazione, Giuseppe Meloni con una nota.
“A seguito del pronunciamento della Corte dei Conti sull’operato del presidente della Sfirs, Tonino Chironi, le strutture della Regione stanno verificando tutti gli aspetti giuridici concernenti la vicenda e l’operato del presidente fino a questo momento. Si ritiene altresì estremamente opportuna la valutazione di un passo indietro da parte del dottor Chironi”.
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