“Prendiamo atto dei dati sui pagamenti in agricoltura presentati oggi dalla Regione ma non sono sufficienti. È inaccettabile che ancora 3 mila aziende, a oggi, non abbiano ricevuto nemmeno un centesimo”. Questa la nota di Coldiretti che esprime disappunto per i ritardi della Regione sui pagamenti agli agricoltori.
“Così si mette a rischio la loro sopravvivenza e quella dei territori in cui operano, ovvero le aree più marginali e dimenticate dell’isola” scrivono Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna.
“Ok gli sforzi fatti per arrivare all’attuale stato di avanzamento ma non può bastare. Riteniamo che la priorità della Regione ora debba essere solo quella di mettere in campo un intervento straordinario”.
Da mesi Coldiretti è impegnata in un “percorso di mediazione tra il Governo della Sardegna e quello nazionale”, che ha portato a “sbloccare il sistema dei pagamenti, portando a 46 milioni di euro le somme erogate”. Grazie a ciò, sono state liquidate 25 mila domande su un totale di 28 mila“.
Ma non basta. “Tuttavia, restano ancora escluse 3 mila richieste. Il problema della Carta dei suoli, che oggi rappresenta la principale causa dei blocchi sulle PLT e su altre pratiche, continua a rappresentare un ostacolo sia in Sardegna che in altre regioni italiane. Le rassicurazioni ricevute finora dagli enti preposti ai pagamenti non sono state rispettate e non c’è stata la liquidazione di tutte le pratiche, nonostante le soluzioni proposte. Questa situazione, dunque, è ben lontana dall’essere risolta”.
Con una lettera alla Regione, Coldiretti richiama l’attenzione su “una situazione ormai critica che sta mettendo in ginocchio soprattutto le aziende delle zone montane e marginali”. Restano ancora bloccati circa 19 milioni di euro, che “chiediamo vengano liquidati al più presto attraverso soluzioni straordinarie che consentano pagamenti immediati”.
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