Acque agitate in Confcommercio Sud Sardegna. Un gruppo di consiglieri e presidenti di categorie aderenti ha presentato una richiesta di convocazione del consiglio direttivo dell’associazione. L’obiettivo è quello di “avviare una riflessione sul futuro dell’ente e sulla rappresentanza delle imprese del territorio”, ma ad essere contestata è la gestione del presidente Alberto Bertolotti.
A firmare la nota con cui si avanza la richiesta sono Marco Mainas, presidente provinciale e vicepresidente nazionale Fimaa; Emanuele Frongia, presidente regionale e consigliere nazionale Fipe; Luigi Biggio, vicepresidente Confcommercio Sud Sardegna e referente per il Sulcis; Gianni Filippino, presidente provinciale Asseprim; Matteo Achenza, presidente gruppo giovani imprenditori Sud Sardegna; Simone Dongu, vicepresidente provinciale Asseprim e Salvatore Garau,consigliere nazionale Figisc.
“Dopo oltre un decennio di attività sotto la stessa leadership, riteniamo opportuno avviare un confronto istituzionale per valutare nuove strategie di governance, volte a rafforzare il ruolo dell’associazione e a garantire un coinvolgimento più ampio e partecipativo degli associati” scrivono.
“La richiesta di convocazione del consiglio direttivo nasce dalla volontà di promuovere un dialogo costruttivo su questi temi, con l’obiettivo di consolidare il ruolo di Confcommercio Sud Sardegna come interlocutore autorevole e punto di riferimento per le imprese del territorio. Ad oggi, essendo decorsi i termini previsti dallo statuto senza che il presidente abbia provveduto alla convocazione del consiglio direttivo, si è proceduto il 19 marzo al coinvolgimento del presidente del collegio dei revisori dei conti e per conoscenza al presidente del collegio dei probiviri, affinché venga garantito il rispetto delle regole statutarie e il regolare svolgimento delle attività associative”.
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