Prima pagina Dolianova, polemica sul Poliambulatorio | Scontro tra sindaco Piras e Comandini

Dolianova, polemica sul Poliambulatorio | Scontro tra sindaco Piras e Comandini

Duro botta e risposta sul Poliambulatorio di Dolianova: Comandini rimprovera la sospensione di alcuni servizi in attesa dei lavori, ma Piras non ci sta

“C’è chi lavora per avvicinare la Sanità ai cittadini con i fatti e chi approva finte riforme per occupare le poltrone”. Questa la replica del sindaco di Dolianova e consigliere regionale di Forza Italia, Ivan Piras, contro il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, sull’avvio dei lavori per il Poliambulatorio.

Nella giornata di ieri, infatti, su Quotidianosanità l’esponente del Partito Democratico aveva puntato il dito contro l’amministrazione comunale, poiché nei “3 anni e mezzo che ha avuto davanti a se in attesa dell’iter per cominciare i cantieri, ad oggi non è riuscita ad organizzare e tenere pronto uno stabile tra i tanti facenti parte del patrimonio immobiliare”. E ha incalzato: “Il sindaco Ivan Piras è anche componente dall’aprile 2024 della commissione consiliare Salute, mi chiedo come non abbia presentato in tutto questo utile tempo il problema in commissione per i suoi cittadini”.

Piras replica: “Spiace che soltanto adesso il segretario regionale del Pd scopra un percorso cominciato da lungo tempo e che è stato ampiamente condiviso anche con l’attuale Assessore. Nel suo caso, evidentemente un solo caffè non è sufficiente per affrontare la giornata politica. Un’azione, la nostra, che offrirà a un bacino di oltre 15 mila persone servizi sanitari di ortopedia, odontoiatria, cardiologia, ginecologia, oculistica etc”.

“Sarebbe stato più facile limitarsi a mantenere lo status quo e limitarsi e polemizzare verso l’attuale Giunta. Ma la salute è un tema troppo alto e richiede un atteggiamento costruttivo, che sembra invece mancare a chi, dopo lunghi anni di presenza in Consiglio regionale e in politica, scopre solo oggi che esiste Dolianova e solleva un polverone in maniera irresponsabile venendo meno ancora una volta al suo ruolo di presidente super partes dell’Assemblea sarda per esercitare in maniera becera quello di segretario regionale del Pd”.

Poi l’affondo: “E venendo meno anche al secondo, quello di leader di una forza di maggioranza che, in quanto tale, avrebbe il dovere di proporre e non di dispensare chiacchiere da bar. Visto che ha optato per questo secondo ruolo, Comandini lasci pure il primo e, se vuole fare qualcosa per il nostro territorio, può farlo subito sostenendo gli emendamenti alla legge Finanziaria”.

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