Notizie Medicina e Scienza Addio a Licinio Contu, pioniere dei trapianti di midollo: scienza in lutto

Addio a Licinio Contu, pioniere dei trapianti di midollo: scienza in lutto

Il genetista sardo è morto all'età di 96 anni e sono tantissimi a ricordarlo per il suo contributo nel campo dei trapianti

Si è spento ieri a Cagliari Licinio Contu, illustre medico e genetista italiano che lascia un’eredità scientifica di inestimabile valore. Nato a San Nicolò Gerrei il 3 ottobre 1929, ha dedicato la sua vita alla ricerca genetica, alla medicina e alla formazione accademica, diventando un punto di riferimento nel panorama scientifico nazionale e internazionale.

Professore ordinario di Genetica, Bioinformatica e Genetica Medica presso l’Università di Cagliari, ha svolto un’intensa attività di ricerca nei campi dell’ematologia, dell’immunogenetica e della genetica medica. Dal 1983 al 1986 è stato anche professore associato di Ematologia alla VII Università di Parigi, collaborando per molti anni con il Laboratorio di Immunogenetica del professor Jean Dausset, premio Nobel per la Medicina nel 1980, e con l’Hospital Saint Louis.

Nel corso della sua carriera ha ottenuto risultati di rilievo nel campo dei trapianti di midollo osseo e ha contribuito alla ricerca sui fattori genetici legati alla suscettibilità alle malattie. I suoi studi hanno approfondito patologie come il favismo, le citopenie immunologiche indotte da farmaci e le malattie multifattoriali e gestazionali. Ha inoltre partecipato al progetto Eurogem, contribuendo al mappaggio del genoma umano e all’identificazione di numerosi marcatori genetici.

Autore di oltre 500 pubblicazioni scientifiche, molte delle quali dedicate alla genetica medica e all’ematologia, ha rivolto particolare attenzione ai trapianti di midollo osseo e alle cellule staminali emopoietiche come terapia per la talassemia. Sua l’idea di creare il Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo.

A ricordarlo sui social anche Ivano Argiolas, dell’associazione Renzo Galanello Aps e di Thalassa Azione: “Lo ricordo con molto con affetto e gratitudine. Nel 2011, a poche settimane dalla costituzione di Thalassa Azione, mi aveva incoraggiato e sostenuto subito dopo la mia elezione a presidente. Addio Prof e grazie”.

È stato direttore del Centro Regionale per i Trapianti d’Organo della Regione Sardegna e ha guidato con passione l’ADMO Sardegna (Associazione Donatori Midollo Osseo) e l’ADoCeS (Associazione Donatori di Cellule Staminali Emopoietiche), promuovendo la cultura della donazione e del trapianto.

Nel 1991 il Comune di Sassari gli ha conferito il Candeliere d’oro speciale, prestigioso Premio “Città di Sassari”, insieme all’economista Sergio Siglienti. Nello stesso anno ha ricevuto il Lion d’oro dal Lions Club Cagliari Host per i suoi contributi alla ricerca sui trapianti di midollo osseo. Il 15 dicembre 2011, il Comune di Gonnosfanadiga gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

“Sardo fino al midollo – lo ricorda il consigliere regionale Sebastian Cocco – quel midollo di cui aveva, per primo al mondo, eseguito il trapianto consentendo a una giovanissima nuorese di guarire dalla talassemia. Un genio che ha dato vita e speranza a migliaia di persone”.

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