Alessandro Cara e Maria Grazia Meloni, presidente e vicepresidente della cooperativa sociale Laurus di Cagliari, sono stati posti agli arresti domiciliari. La cooperativa è al centro di una controversia dopo il sequestro di beni per un valore di 1,8 milioni di euro, avvenuto il 26 febbraio scorso ad opera dei carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari e della Guardia di finanza. I due sono accusati di falsificazione ideologica commessa da privati in atti pubblici, manipolazione di gare d’appalto, frode aggravata ai danni dello Stato e riciclaggio. Nell’indagine risultano coinvolte altre due persone.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due, a capo della cooperativa che opera nel settore dei servizi socio-assistenziali, avrebbero perpetrato una serie di frodi volte ad ottenere indebitamente finanziamenti pubblici, alterando numerose gare d’appalto indette da vari enti locali del Sud Sardegna per l’erogazione di servizi sociali e di assistenza domiciliare, ottenendo così profitti illeciti per circa 10 milioni di euro.
Il 26 febbraio scorso, sono stati sequestrati conti correnti e beni, tra cui 24 orologi di lusso (incluso un Audemars Piguet del valore di oltre 50mila euro), denaro contante per oltre 150mila euro, 23 borse di marca e altri oggetti di valore.
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